lunedì 26 maggio 2008

A PENSAR MALE...

Qualcuno sosteneva che a pensare male non si sbaglia mai… e non si è sbagliato nemmeno questa volta. Come già scritto nell’articolo di giovedì 15 maggio – “Sospetti” – quello che in molti temevano è diventato realtà: la finale del clausura Memorial Arbasetti sarà Vallesturla – I.C.Camogli; fino a qui nulla di eclatante, se non per l’eliminazione dei campioni in carica dello Sporting Rupinaro, ma ciò che fa a dir poco arrabbiare è il modo in cui le due compagini sono giunte all’atto finale. Nello specifico la partita tra Sporting e Camogli ha avuto un andamento quantomeno dubbio negli episodi chiave che hanno determinato l’esito del match. Direttore di gara della partita è stato per l’occasione un perfetto sconosciuto di ventanni (l’arbitro Casella, sempre presente nell’arco del torneo, e tanto ripudiato dal Vallesturla che fine ha fatto???) comparso dal nulla e con evidenti limiti psico-fisici (non è un’esagerazione!) coadiuvato dal magrebino Kalid (relegato al semplice ruolo di guardialinee) che per quanto contestato nei precedenti incontri avrebbe sicuramente garantito una direzione più equilibrata. Dopo circa 10 minuti di gara, sul punteggio di 2 a 0 per i rossoblu viene assegnato un calcio di rigore al Camogli che definire dubbio sarebbe eufemistico; Gastrini protesta, cartellino giallo sacrosanto. Acri para la conclusione di Roffo, sembra che il dio del calcio esista, veda e provveda, ma un paio di minuti dopo succede quello che non ti aspetti: viene fischiato un calcio di punizione dal limite per lo Sporting, Gastrini batte velocemente per sorprendere la difesa avversaria impegnata a protestare, ma il direttore di gara ferma il gioco e sventola il cartellino rosso in faccia al numero 10 chiavarese. Incredibile. Sul momento l’arbitro non fornisce alcuna spiegazione. Tra il primo ed il secondo tempo la motivazione del provvedimento è “Guardandomi negli occhi ha detto io e te ci vediamo fuori!”(dopo un fallo fischiato a favore!!!). Ancora più incredibile. In inferiorità numerica lo Sporting tira fuori le unghie e accorcia le distanze con Delfino su punizione. Si va al riposo sul 2 a 1, risultato che garantirebbe il passaggio del turno ai chiavaresi.
La ripresa inizia con il prevedibile arrembaggio del Camogli che dopo un po riesce a segnare. L’inferiorità numerica si fa sentire, ma nonostante tutto lo Sporting riesce a creare un paio di occasioni nitide che però non vanno a buon fine; nel mentre moltissimi falli vengono sistematicamente invertiti, volano paroloni anche da sponda rossoblu, ma l’arbitro probabilmente impegnato a fare e pensare a dell’altro non se ne avvede. Il comportamento di qualche giocatore camoglino diventa a dir poco deplorevole, nella fattispecie Gianni Roffo, che si lascia andare ad insulti di bassissimo profilo verso i giocatori avversari, alternati a comportamenti da autentico “lecchino” verso l’arbitro ed il suo collaboratore.
Lo Sporting non riesce a segnare il gol che significherebbe finale, e negli ultimi minuti crolla: viene assegnato un altro rigore ai rossoblu (4 i rigori a favore della squadra di Roffo nelle ultime tre partite contro lo Sporting – mah) che poi dilagano nel finale. 6 a 1 il risultato che manda Camogli in finale e spedisce lo Sporting Rupinaro all’inferno.
Negli spogliatoi i giocatori biancoverdi cercano di farsi le proprie ragioni, in maniera civile, ma a rendere tutto selvaggio ci pensa Carmelo Entuli, Vinicio, che dopo essersi lasciato scappare un “finalmente vi siete tolti dai ……, non vi sopporto più, …….., etc etc” (atteggiamento abbastanza discutibile nei confronti di una compagine sempre sportiva, praticamente mai oltre le righe e soprattutto composta da elementi cresciuti proprio al campo dei frati), aggredisce verbalmente il numero 7 biancoverde Marini a colpi di imbecille, reo di aver dato dell’asino all’arbitro (non si tratta di insulto, ma una semplice constatazione di fatto!).
Finisce così l’avventura dello Sporting nel clausura dell’Arbasetti. Onore al Camogli, squadra molto forte e ben attrezzata per la vittoria finale; resta il rammarico perché senza l’inferiorità numerica forse le cose sarebbero andate diversamente.

Per la cronaca l’altra semifinale ha visto la vittoria di Vallesturla su Nico e Pina. Risultato rotondo maturato solo nel finale di gara. Sempre per la cronaca questa gara è stata diretta da Kalid (arbitro richiesto esplicitamente da Vallesturla con il perfetto sconosciuto arbitro della precedente gara relegato a bordo campo a fare da semplice comparsa). Anche in questo match il numero di episodi "dubbi" è stato veramente eclatante.
La finale del girone italiano sarà quindi come detto Vallesturla – Camogli, le due compagini con più “peso”, per diversi motivi, nell’ambito del campo dei frati.

Da vedere adesso se l’organizzazione del torneo vorrà far disputare la Supercoppa tra lo Sporting, vincitore dell’apertura, e la vincitrice del clausura.

IL PAGELLONE

Non è tempo di pagelle singole, ai ragazzi dello Sporting va un applauso per il traguardo raggiunto, l’impegno profuso e la “professionalità” dimostrata.
Per quanto riguarda la partita, nonostante il risultato, quasi tutti i giocatori biancoverdi meritano un 7 pieno e sincero. Una menzione, in negativo, la meritano invece i due elementi da cui ci si aspettava il salto di qualità, specie in questa fase del torneo: Gastrini, voto 3, per aver lasciato in inferiorità numerica i propri compagni (se pur immeritatamente alla luce dei fatti), scellerato, e Ruggeri, voto 5, per non essere stato in grado di tornare ad essere il giocatore ammirato nella prima fase di stagione, irriconoscibile.

3 commenti:

Unknown ha detto...

complotto!!!

Momo ha detto...

vogliamo le prove video...

Mr. Canobbio ha detto...

Onore al Camogli 'sto bel cazzo!!! Speriamo che perdano la finale 'sti finocchi!