lunedì 21 gennaio 2008

E' FINALE!!!

Tu chiamale se vuoi emozioni… 40 anni fa qualcuno scriveva e cantava così; adesso queste parole sono tornate di moda grazie al cuore di dieci meravigliosi ragazzi! Lo Sporting Rupinaro è in finale.
Il sogno è diventato realtà, nemmeno una fortissima compagine albanese è riuscita a fermare la voglia di vittoria dei biancoverdi che hanno gettato letteralmente il cuore oltre l’ostacolo e sono adesso ad un passo dal compiere l’impresa. Ma veniamo al match; come detto lo Sporting vola in finale grazie al successo per 3 a 2 su Flamurtari. Partita non adatta ai deboli di cuore, le squadre iniziano subito molto forte e si intuisce fin dalle prime battute che sarà un’autentica battaglia; fortissima fisicamente, molto ben messa in campo e con 3 o 4 individualità di un certo livello, la compagine albanese, sospinta anche da un calorosissimo pubblico, si getta in avanti ma lo Sporting contiene bene e riparte con il duo avanzato Gastrini-Ruggeri sempre pronto a colpire. Purtroppo gli infortuni nel reparto avanzato di Sturla e Marini snaturano il gioco biancoverde e costringono la squadra a giocare con qualche palla lunga di troppo che mette in difficoltà un Ruggeri volenterosissimo ma stretto nella morsa albatuonis. Il risultato allora si sblocca come prevedibile in seguito ad un calcio piazzato: solito schema su calcio d’angolo, batte Cerisola per Gastrini appostato defilato fuori area dai 20 metri che colpisce al volo. La palla si insacca nell’angolo più lontano per la felicità degli italiani sugli spalti. Si riparte e a pochi minuti dal termine della prima frazione Flamurtari pareggia: dormita generale biancoverde che lascia libero un albatuonis di ricevere palla su rimessa laterale, stoppare e prendere la mira: Acri parte in ritardo e la palla finisce in rete. 1 a 1 e l’arbitro manda tutti a prendere un the caldo.
Inizia la ripresa ma lo Sporting lascia la testa ancora negli spogliatoi; Flamurtari ne approfitta e passa in vantaggio con un magistrale contropiede. Un gol che sa di mazzata per il morale dei ragazzi mister Prejio, che in effetti faticano per qualche minuto a ritrovare il bandolo della matassa e rischiano di capitolare più volte; Acri è decisivo, specialmente con un doppio intervento consecutivo che vale anche più di un gol. Ma a questo punto la partita incredibilmente cambia: lo Sporting ritrova tranquillità mentre, com’era prevedibile che fosse, Flamurtari si innervosisce per non riuscire a trovare il gol della sicurezza e viene punita: magistrale azione con palla a terra, uno-due Gastrini-Ruggeri-Gastrini palla che si insacca alle spalle del curiosissimo portiere amaranto.
2 a 2, tutto da rifare, ma inerzia del match che pende ora verso i chiavaresi, che rischiano ancora qualcosa ma provano a far male con Cerisola e Ruggeri. A poco meno di dieci minuti dalla fine della partita arriva il momento decisivo: fallo sulla trequarti biancoverde, Cerisola va sulla palla e pennella una parabola a centro area. Gastrini salta ma non colpisce, alle sue spalle Ruggeri riesce ad arpionare la palla, si gira in una frazione di secondo e trafigge il portiere albatuonis in uscita. Il grido di gioia biancoverde è assordante, sugli spalti i tifosi italiani, capeggiati dal Colonnello Sandro Marini, iniziano a credere nell’impresa. Flamurtari non ci sta, ma il grande cuore dello Sporting non molla; la partita volge al termine, quando nei minuti di recupero accade quello che non ti aspetti, o meglio non ti augureresti mai: mischia infinita in area dello Sporting, batti e ribatti, la palla schizza verso la porta, Acri si lancia ma la palla gli carambola sulla spalla e sembra (sembra!!!) passare la linea; il direttore di gara decide che si deve proseguire, ma tal decisione scatena il finimondo: tutti i giocatori albanesi si scagliano verso l’arbitro, una decina di facinorosi invadono il campo gridando in una lingua incomprensibile allo scandalo (c’è chi addirittura giura sui propri figli, che magari nemmeno ha, che la palla è entrata). In questo clima di terrore non si capisce più nulla, c’è chi addirittura all’insegna della sportività vorrebbe concedere il gol, chi invece non ci sta e giustamente minaccia di andarsene in tal caso. Dopo quasi 10 minuti l’arbitro decreta la fine della partita e la vittoria per lo Sporting, che vede rovinata la festa da questo episodio increscioso. Autentica lezione di come almeno nel calcio “a noi italiani nessuno ce lo mena, specialmente se sei albanese!!!”.
A fine partita le proteste continuano negli spogliatoi, ma ormai la strada è segnata: manca una sola domenica alla fine del Memorial Arbasetti, e la finale sarà tutta italiana, alla faccia di chi sosteneva che il girone internazionale fosse molto più competitivo, SPORTING RUPINARO – I GUIDO, che nell’altra semifinale hanno sconfitto a sorpresa la formazione ecuadoregna dei Las Estrellas per 4 a 3.


IL PAGELLONE
  • ACRI 7,5: incerto sulla prima rete albanese, compie un doppio intervento miracoloso nella ripresa. Nel finale di gara riesce a salvare, o forse no, un gol fantasma. Alla domanda “la palla è entrata?” Acri replica con un “NO… Non lo so… Forse ti sei sbagliato con la riga bianca della mia maglia… Sì ma fa lo stesso… Ancora no!”. Macchiavellico.
  • DELFINO 7: la partita non è delle più congeniali per la retroguardia chiavarese. Da buon ultimo baluardo cerca di comandare e mantenere l’ordine, non tradendo mai. Kaiserfranz.
  • CERISOLA 7,5: continua lo stato di grazia del mancino biancoverde che sente in modo particolare il match vista anche la sua difficile convivenza sul posto lavorativo con colleghi di etnia albanese. Non si dai per vinto, non molla mai fino alla fine. Stoico.
  • BENFENATI 6,5: serata difficile per el tractor, dalle sue parti gli albanesi sbarcano come sulle spiagge pugliesi, ma in qualche modo la spunta sempre, con le buone o con le cattive. “Duro a morire”.
  • BRIGNOLE 7: come sempre si danna l’anima e lo fa bene; come sempre onnipresente davanti e dietro. La squadra non può fare mai a meno del suo dinamismo. Fondamentale.
  • SCANNAVINO 6,5: pochi minuti ma in una fase delicatissima del match in cui non sbaglia praticamente nulla e fa sentire la sua presenza sulle dure caviglie degli avanti albatuonis. Innervosisce gli avversari solo con la sua presenza visto che ai più, compagni compresi, rimembra presenza di origine rom. Spauracchio.
  • CANOBBIO 6: entra nel momento peggiore della squadra, quando i più dei suoi compagni sono sulle ginocchia. Come sempre corre tantissimo. Generoso.
  • GASTRINI 7: il voto in più è per la doppietta, soffre da matti a livello fisico, ma ci sta vista la difficilissima settimana precedente il match; sente moltissimo la partita e si vede, a volte sbaglia cose elementari. Il primo gol è comunque da applausi. Tensione.
  • RUGGERI 7+: gol partita a parte, e non è poco, rosy si batte come un leone nella morsa albanese che lo contrasta soprattutto con le cattive, a fatti e a parole. Il suo ruggito finale vale la finale. Decisivo.
  • GHIGGERI s.v.: partecipa alla festa da bordo campo, protagonista anch'egli della festa biancoverde. Champagne.

2 commenti:

nicolizzo ha detto...

luglio,agosto
O albanese
sogni in viaggio in gommone
un lavoro
l'"Arbasetti"
ma agennaio una squadra incontrerai
è lo Sporting Rupinaro
che ti rompe il culo
che cazzo vieni a fare
puoi solo applaudire
la squadra deella Taverna

Sulle note di "luglio agosto l'interista sogna sotto l'ombrellone..."

Momo ha detto...

finale italiana... avrei preferito i ciolli, in realta FORZA SPORTING!!